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Mauro De Iorio. Foto: Alessandro Gadotti

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Mauro De Iorio. Foto: Alessandro Gadotti

CONTINENTE ITALIA | La mappa di Mauro De Iorio

Collezionisti, critici, curatori, direttori di museo ridefiniscono i confini di un paesaggio molto più vasto di quello spesso soffocato da alcuni meccanismi del sistema dell’arte | 24

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Redazione GDA

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Seguo Benni Bosetto dall'inizio della sua carriera, dalla sua mostra nello spazio di Tile project a Milano nel 2016, in cui aveva creato un'ambientazione molto suggestiva dove metteva in scena una performance. È un'artista che lavora con differenti media: disegno, scultura, performance. A lei mi lega il fatto che nel 2017 in coincidenza di ArtVerona ho affittato un ristorante dismesso in cui creare una sorta di spazio pop-up per la mia collezione: lei aveva esposto una sua installazione composta da grandi teli bianchi che scendevano dal soffitto, su cui aveva disegnato i suoi personaggi inquieti, punk e irriverenti. Tra le sue opere, i disegni sono forse il media che apprezzo maggiormente, anche se recentemente ho acquisito una grande scultura in bronzo, che Benni ha realizzato appositamente per me.

Alessandro Pessoli è un artista italiano che vive a Los Angeles e che seguo da alcuni anni, il quale a mio avviso è uno dei più importanti artisti italiani contemporanei. Il mio rapporto con questo artista è soprattutto virtuale, quasi quotidianamente vedo su Instagram i suoi lavori in fase di preparazione e lavorazione. È capitato più di una volta che gli chiedessi da quale delle sue gallerie acquistare un'opera che vedevo nascere e crescere proprio su Ig. I soggetti che predilige sono autoritratti, motivi religiosi, riferimenti alla storia della pittura, l'ironia e il grottesco. Utilizza la pittura, la ceramica e il video. Tra le opere che ho in collezione, oltre ad alcuni dipinti, c'è un'opera video, «Autoritratto Petrolini», una rappresentazione ironica di certi luoghi comuni dell'italianità. Della sua pittura mi piacciono i colori sgargianti, gli inserti (uccelli, pistole, oggetti vari) applicati con la tecnica del collage che spiazzano lo spettatore aggiungendo una cifra ironica ai suoi dipinti. Il carattere discontinuo, l'accostamento di diverse tecniche e l'anarchia delle sue tele sono le caratteristiche che mi emozionano nelle sue opere.

Andrea Fontanari è un giovanissimo (1996) pittore trentino che seguo da quando era in Accademia a Venezia e che considero tra i giovani più interessanti in Italia. I soggetti che ritrae sono legati al suo quotidiano - interni della sua abitazione, oggetti che lo circondano, la fidanzata Margherita - e occupano grandi tele con una visione spesso grandangolare. Lavora senza un disegno preparatorio, usando colori vivaci e ampie pennellate che superano volutamente i contorni degli oggetti che ritrae. Il tutto dà una sensazione di gioia, entusiasmo e ottimismo, una pittura veloce ma allo stesso tempo intima.

L'autore è medico e collezionista di arte contemporanea

CONTINENTE ITALIA
Una mappa dell'arte italiana nel 2021

Mauro De Iorio. Foto: Alessandro Gadotti

Redazione GDA, 27 marzo 2021 | © Riproduzione riservata

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